martedì 30 marzo 2010


Mi ero dimenticato di aver aperto questa cosa qua del blog. Devo metterci qualcosa. Son qua che penso di mattina, nove e mezza con la tv che va e sento delle elezioni che non sapevo niente e mi sento un qualunquista oramai, io che ci perdevo un sacco di tempo anni fa a leggere i giornali repubblica manifesto espresso internazionale e un sacco di altra roba che se leggevo oltre il confine di corman mccarty era meglio. E tutto quell'impegno, il darsi da fare, partecipare, resistere, lottare, discussioni, incazzature, mandarsi a cagare mi ha fatto sentire un cittadino partecipe, attivo si? Si vede che mi serviva allora, fasi di passaggio e adesso son qua che non me ne frega niente e lo scrivo pure per farlo sapere o forse per dire beh, ho di meglio da fare. Tanto per dire.

“L’affanculaggio è venuto dopo la laurea; l’affanculaggio coincide con la maturità intellettuale dell’individuo; l’affanculaggio è un momento bruttissimo. Prima sopporti tutto, non sai com’è, ti vai a ficcare nei posti più strani, lavori per sedici ore al giorno e pensi: il culo ti devi fare, ragazzo. Poi di colpo, non sai com’è, cominci a mandare affanculo a destra e sinistra.”
(Le cose non sono le cose, Paolo Nori, Fernandel, 1999)




Prendo il block notes in mano e guardo che ho scritto. Uso dei piccoli notes a spirale Pignastyl da 0,60 euro, che trovo solo a quadretti, magari dopo cerco e gli scrivo a questi qua della pignastyl e gli chiedo come mai non ne fanno a righe. Come mai?
Io ce l'ho anche i Moleskine, quelli con le righe e quelli senza niente per farci i disegni ma li tengo come fossero solo da festa, che ne sò magari per un viaggio, per scriverci un racconto, una storia, disegnare la gente fuori di un caffè o le biciclette lungo il fiume o l'albero che ho fuori del balcone della camera con le macchine che parcheggiano sotto. Il Pignastyl sono proletari e i moleskine da fighetti aspiranti intellettuali? Vecchie storie.
Allora trovo scritta questa roba qua di domenica mattina. Vado sempre al Foster sul mezzogiorno a bermi lo spritz con il Campari dopo avermi comprato Repubblica e il Sole 24 ore perche mi piace quel suo inserto della domenica. Il Foster è un bar vicino all'ospedale dove lavoro. Una volta li avevo una certa leaderschip, ero presidente del comitato. Una cosa che mi ero inventato. Poi la gente ci crede alle invenzioni se le porti avanti. Di fianco al frigo, quello alto con la vetrinetta dove stanno le bibite c'era una griglia di legno e li, con una puntina, appendevo i comunicati del comitato e poi tutte le cose che mi andava di metterci, lamentele insurrezionaliste, poesie, formazioni per partite a calcetto, grigliate da organizzare li fuori, la storia di Agamennone il mio unico grosso neurone, insomma robe cosi e cosi ero diventato un personaggio. Nutrivo il mio super ego, inaffiavo il narcisismo, tessevo legami, da bar, roba da uomini. Adesso non c'è piu niente di questa roba qua. Sono spariti quasi tutti quelli di una volta. Adesso ci son solo senegalesi, albanesi, kossovari, rumeni e cosi via. Questo non è quello che avevo scritto sul notes Pignastyle ma una premessa di uno che li non è piu niente, uno con un passato da presidente.

Cerco ispirazione per scrivere sul notes, con il mio spritz con il Campari sopra il tavolo, le cicche e i giornali e la faccia irritabile di chi non vuol essere disturato ne attirare curiosi che ti girano attorno per veder che scrivi.
Assioma è la parola. Ci penso. Che vuol dire? Ho delle indicazioni tipo " Ogni conoscenza umana comincia con intuizioni, procede per concetti e termina con idee "
A volte si usano parole di cui hai solo una vaga idea, come un volto gia visto che ti dici io quello la lo conosco. Altra indicazione "gli assiomi sono semplici proposizioni fondamentali. L'indagine sui loro mutui rapporti costituisce il problema fin dai tempi di Euclide".
Che faremmo senza Google eh? ma non l'avevo mica li al Foster e neanche nessuno cosi colto da chbiederglielo. Provo a chiederglielo a Jack che fa il postino ma ha un diploma di perito meccanico. Ne lui ne Valerio, che escono sempre assieme la domenica mattina a farsi qualche bicchiere di prosecco, lo sanno. A Jack, per analogia, gli viene in mente degli gli assi delle ruote della Ferrari e che dopo c'è il Gran premio. Gli scaccio, sennò mi fanno un'apologia della formula 1
Scrivo: Un assioma è una conseguenza, immagino, un sommarsi, un procedere parallelo, lungo uno stesso asse. Un assioma produce conseguenze al servizio dell'intuizione sensibile. Già meglio. punti rette piani sono conseguenze no? entrano in relazione come i temini di giacere, stare tra, essere congruente, bah.. Andrò stamattina a vedere su google http://it.wikipedia.org/wiki/Assioma
Mi veniva da scriversi una poesia, una di quelle mie, che scrivo in un minuto oppure di pensare a quali sono i miei assiomi, esistenziali, emotivi, estetici, morali. Ci penserò, farò una lista. Perche poi son stato distratto da quelli ad un tavolo la, piu in là. C'è una tipa con la frangia rossa sugli occhi e gli occhiali scuri. Gli faccio un disegno da lontano e penso che è stata lei, esatto un anno fà, la domenica delle palme a darmi un rametto di ulivo che aveva la, appoggiati per terra, seduta a quel tavolo con delle amiche. Sta dicendo ai due con i quali è seduta che il suo cane stanotte sognava e, dormendo abbaiava e guaiva. Chissà cosa sognava? dice. Sognava la mamma, dice quello piu giovane che poi, sentendo altri discorsi capisco che è suo figlio. Disegno anche lui. Che secco come un'acciuga e la barbetta sotto il mento. Di lui so che fa il fornaio e il cantante punk in un gruppetto, che ha una morosa bella ciccionetta che ti chiedi come mai quelli secchi si mettono spesso con le ciccionette? Mi piace origliare i discorsi della gente, lo faccio sempre. Ci tiro su delle storie. La tipa rossa stavolta non ha i rametti di ulivo. Poi glielo dirò se si ricorda che un anno prima era stata lei a darmene uno. Andavo a pranzo da mia madre e a lei avrebbe fatto piacere quel rametto che poi infila sopra il calendario. Lei non va a messa ma al rametto ci tiene e cosi.. La rossa si ricorda si. Scopro poi che il tipo con il berretto con il frontino e gli occhiali (disegno anche lui e poi magari vedo se riesco a metterli i disegni qua sul blog) è suo padre, del ragazzo intendo. Lui lo conosco. E' un muratore indipendente, che fa lavoretti qua e la senza padrone, appassionato di astronomia, di astri e pianeti. Il cane si chiama Poker.
"Please tell me" è il titolo esatto, dice lei al ragazzo che la canta. Discutono dei Queen e lei sembra saperne di piu. Il muratore astronomo tace sempre. Prendo appunti.
Son la che faccio queste cose da etologo quando arriva di corsa Manuela, di corsa come sempre, il morso della tarantola, anche se lei è flemmatica e contemplativa, lo deve essere per le mille cose che ha sempre da fare per quei due ragazzi che ha. Il maschietto so che è problematico e lo porta da uno psicologo. E' uguale a suo padre, mi ha detto una volta. Lei è separata o, comunque vive sola con i due figli, li da quelle parti che adesso gli han dato un vecchio appartamento delle case popolari, dietro il distributore dell'Agip. Hai il moroso adesso Manu? le chiedo dopo, dentro al bar dove l'ho seguita e le pago da bere di fretta ma due parole le fa volentieri, io le piaccio. Una volta ci siamo baciati. Una sera che era uscita con la sua amica, due figli anche l'altra, che se li tengono se una delle due deve uscire.
Madonna, ho scritto un sacco....mollo qua allora ma ritorno