venerdì 7 gennaio 2011

Japanese Dolls



Si mi accade talvolta di svegliarmi ai margini dei boschi
sgomenti, quasi incolumi alla propria vita
nel freddo che segue la notte con occhi
che sbattono palpebre incredule i li strofini
con i pugni per il torbido opalino che pare
velare come una catarratta l'occhio
di un cacciatore, di un cacciatore di frodo
che teme di non poter fissare più il mirino.

E' cosi che ogni giorno al mattino dovresti svegliarti
con l'idea di procurarti la legna, accendere un fuoco
scaldarti. Con te hai un bambino che ha passato la notte
dormendo al tuo fianco. Gli appoggi la mano sul petto
con delicato tremore, osservando quel miracolo
che si solleva e sprofonda ad ogni prezioso respiro.
Devi alzarti, prendere il fucile e cercare del cibo.


E'cosi che certe volte si dovrebbe immaginare di svegliarsi al mattino


da "Poesie che non sò neanche io come facciano a venirmi" di simurgh

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