sabato 30 ottobre 2010



Io non so prima ma non era mica cosi che andava
Ti alzi la mattina e prima cosa accendi il pc
Poi vai a mettere su il caffe, torni al pc e lo mandi avanti.
Che si colleghi, con chi? E’ vero che sennò ti senti perso.
O almeno un po’ meno solo no? Chissà chi c’è?Se qualcuno mi ha scritto oppure no?
Non era mica cosi una volta. Stavi solo e basta.
Aspettavi venisse su il caffè e invece adesso, guarda qua.
Invece di andarti a lavar il viso e i denti, vengo qua
Logo-immuni mi sorsero davanti, invulnerabili alla verità(1)
Neanche te ne accorgi ma sei un’ostaggio
Speri che qualcuno ti legga,
ti ascolti, di sentirti meno solo
Che stavo cosi bene da solo una volta
Non che sia molto differente adesso che sto qua
Par a me che non sia solo ma è solo una cagata
Bisogna scrivere qualcosa e mi vien in mente di ieri
Ho vista una cassetta sul ciglio strada,
un nastro di quelli che si ascoltavano
una volta, che mettevi su
Sembra un’era glaciale fa che
si ascoltava con quella roba
C’era questo nastro tutto fuori
e oscillava sul ciglio della strada
Sembrava una chioma bruna,
una capigliatura scossa dal vento
Dalle macchine che accanto le passavano
le accarezzavano i capelli
Pettinandola lentamente, come dita
delicate, vicino al fosso
Pareva una medusa muta che le onde
fluttuavano sospingendola
verso una riva, morta alga di nostalgia, sospiravi
Io ero in bici e mi ero fermato
davanti a guardarla
Muta spire essiccata di ogni voce, dov’è evaporato ogni suono?
E m’immagino una qualche nube che
ne tratterrà i suoni
Per preparare domani la sua pioggia
che cadendo suonerà
Una canzone su per i vetri della
camera dietro le tende sto in piedi io

giovedì 28 ottobre 2010



Ho un'amica che mi manda dei messaggi sms e che mi racconta dei suoi giorni, le cose che le succedono e a me piace un sacco quel modo suo che ha di cogliere dettagli

19/9
"Stamattina ho incontrato il signor michele,
un vecchietto di 80 anni che cammina col bastone,
sempre in giacca, con la montatura degli occhiali
verde quasi pisello che mi ha detto di fumar
una sigaretta alla volta, che anche chi non fuma muore.
E guardandomi le tette mi ha detto di conservarmi
sempre così in salute. Stamattina ho chiamato la regina,
la figlia della zia dorina. La zia dorina è sorella di mia nonna.
La zia dorina dice orcodio davanti alla zia anna che è suora.
La zia dorina ha avuto regina con un uomo, suo marito, morto presto per robe di guerra. E poi è andata a convivere con mario, vedovo con una figlia. Non si son mai sposati per non perdere la pensione di guerra della zia dorina. Ecco, la regina ha chiamato per dire che mario è morto stanotte. Stava male da qualche tempo"
22/9
Sono andata al funerale di mario, compagno della zia dorina. La zia non c'era. Dopo il funerale siamo passati a trovarla. I suoi occhi erano persi, come quelli dei bambini quando soffrono che ti vien da prenderli in braccio e proteggerli dalle brutture del mondo. La badante ci ha offerto il caffè. A me nel bicchiere come una volta, perchè la zia ha solo due tazzine. Sennò bisogna tirar fuori il servizio bello. E lei lo beve sempre nel bicchiere e sempre corretto grappa, se no non le va giu, non sa di niente. E' li c'era una coppia strana. Parenti di qualche grado dell'età dei miei che continuavano a dirmi che ero bella, che avevo un bel sorriso, che gli ricordavo mia mamma da giovane. Un sorriso sincero. Pensa che i miei si sono conosciuti al loro matrimonio. Non lo sapevo. E mio padre doveva far le foto che quando era in australia per arrotondare lo stipendio da minatore faceva il fotografo. E aveva una leika con zoom che poi ha venduto. E insomma a sto matrimonio ha fatto un figurone a far scatti col trespolo, col zoom e tutto il resto. Sarà stato per quello che mia mamma si è innamorata.

mercoledì 27 ottobre 2010

Mi ero dimenticato ancora di questo posto
Oggi mi è successo questo

Gli amori durano esattamente un momento perfetto

Una mi scrive solo questo su un posto dove stò Anobbii si chiama

"Gli amori durano esattamente un momento perfetto, il resto e’ solo rievocazione, ma quel momento puo’ essere sufficiente a dare un senso a piu’ di una vita."
Marcello Fois, Stirpe (2009)

Questa mi scrive ogni tanto, poi sparisce oppure io non rispondo, oppure ci lasciamo cose che forse nessuno si aspetta risposta. Questa volta le rispondo:
Com'è vero ....., com'è vero! Tenersi poi dentro, come uno scrigno segreto, quell'accadere che solo il tuo sguardo ha colto e tenuto per sè, come l'impossibile di quell'istante fosse possibile per altri, non quello, non quello preciso che va a sommarsi ad altri, imprecisi, soffusi, sfumati contorni che ognuno mai saprà spiegare, come non fossero possibili. E cosi poi si puo star la a guardarsi negli occhi e sorridere, ognuno per sè, sapendo di questo, di quel momento sfuggevole, catturato dai sensi, che non puoi spiegare se non con poesia, un quadro, una foto, un violoncello, una tromba, non sò e, comunque ancora intraducibile, però, stando la, in altri momenti perfetti a guardarsi negli occhi senza dire, ritrovarli e farne banchetto silente. E allora una luce di taglio da una finestra ti illumina la nuca e per te è bagliore, sorpreso desisti perchè è il tuo mistero della bellezza accecante che attraversa la fragilità della carne come una lama di miele e di sole, come la bellezza assoluta dell'arte che tutto puo:salvare e distruggere. E' la bellezza dei sentimenti che offuscano lo sguardo. E che solo gli ammalati di bellezza e di fuggevolezza sanno trattenere a sè. Chi sà cogliere nell'amore che dura esattamente un momento perfetto, impara poi, sà scovarlo in ogni altrove si mostri, a costo di grattar con le unghie l'ossido e la ruggine che ricopre la crosta dei giorni fetenti a venire, senza requie inseguirla, scovarne le tracce, spietati d'amore, anche in questo corpo mio che invecchia ma solo con orgoglio e ferocia. E allora, ........, se sai dir questo, se sai di quel momento perfetto e della sua conseguente rievocazione, allora c'è qualcosa di indicibile dentro di noi che sappiamo (cosi voglio credere per me, come per te sperare possibile), un'insvelabile mistero, di bellezza e dannazione in questo esistere. Ti ringrazio ........., che poi son cose che ti sembra gia di sapere ma, all'improvviso ti trovi quelle parole che come poche note di tromba ti fanno capire perchè, perchè doveva succedere cosi, affinche ogni cosa rimanesse perfetta, e non è per paura o forse si anche, solo per tenersi quel momento perfetto sufficiente a dare un senso a piu di una vita..........., io ho un amore cosi, per una donna per cui dopo non ci siamo piu visti, anche se ci sentiamo ancora, con garbo, discrezione ed immutato amore, si sente, dilaniante e sublime, senza mai dire alcunchè, di perchè o percome ma è cosi, come se noi sapessimo di queste parole che ora mi scrivi. E non so come mai e non so perchè tu mi sembri lei, non sò ma lo sei, in qualche modo che tu sola sai ma lo sei. Sarà per questa gratitudine che mi sbrega e dilata, forse, forse per quelle parole di Fois. Adesso allora dovrò rendere omaggio a questo sardo, credo, prendendolo quel libro e, sicuramente scrivendo nella pagina bianca d'inizio tutto questo che si è scritto, per dire che questo libro proviene da queste parole dette da te, che mi portano ad un'altra dalle tue bande, mi pare e, se Fois l'ha dedicato a qualcuno anch'io lo dedicherò. Beh, grazie ........, grazie maurizio

Ecco, questo è quanto. Questa tipa ha un nick ovviamente e una foto che si riferirà a qualche sua simbologia personale e segreta. La sensazione che ho è che sia quella donna che accennavo e di quell'amore sospeso, interrotto si ma che pure da un senso di bellezza e stupore alla vita e un sentimento che credo non si esaurirà mai nella sua meraviglia. Questa volta gli ho detto a questa che sembrava lei. Non è che mi abbia mai scritto qualcosa per cui io potessi minimamente immaginare ma sai com'è quando per una persona hai assegnati dei sensi particolari che saprebbero cogliere la sua presenza all'interno di un quartiere di una città sconosciuta. Ecco, volevo raccontare questo e non so se a te capita ma puoi capire. Io credo che questa adesso sparirà per un po, poi magari torna parlandomi di un film. Bah.