sabato 30 ottobre 2010



Io non so prima ma non era mica cosi che andava
Ti alzi la mattina e prima cosa accendi il pc
Poi vai a mettere su il caffe, torni al pc e lo mandi avanti.
Che si colleghi, con chi? E’ vero che sennò ti senti perso.
O almeno un po’ meno solo no? Chissà chi c’è?Se qualcuno mi ha scritto oppure no?
Non era mica cosi una volta. Stavi solo e basta.
Aspettavi venisse su il caffè e invece adesso, guarda qua.
Invece di andarti a lavar il viso e i denti, vengo qua
Logo-immuni mi sorsero davanti, invulnerabili alla verità(1)
Neanche te ne accorgi ma sei un’ostaggio
Speri che qualcuno ti legga,
ti ascolti, di sentirti meno solo
Che stavo cosi bene da solo una volta
Non che sia molto differente adesso che sto qua
Par a me che non sia solo ma è solo una cagata
Bisogna scrivere qualcosa e mi vien in mente di ieri
Ho vista una cassetta sul ciglio strada,
un nastro di quelli che si ascoltavano
una volta, che mettevi su
Sembra un’era glaciale fa che
si ascoltava con quella roba
C’era questo nastro tutto fuori
e oscillava sul ciglio della strada
Sembrava una chioma bruna,
una capigliatura scossa dal vento
Dalle macchine che accanto le passavano
le accarezzavano i capelli
Pettinandola lentamente, come dita
delicate, vicino al fosso
Pareva una medusa muta che le onde
fluttuavano sospingendola
verso una riva, morta alga di nostalgia, sospiravi
Io ero in bici e mi ero fermato
davanti a guardarla
Muta spire essiccata di ogni voce, dov’è evaporato ogni suono?
E m’immagino una qualche nube che
ne tratterrà i suoni
Per preparare domani la sua pioggia
che cadendo suonerà
Una canzone su per i vetri della
camera dietro le tende sto in piedi io

1 commento:

simurgh ha detto...

Io non so prima ma non
era mica cosi che andava
Ti alzi la mattina e prima
cosa accendi il pc
Poi vai a mettere su il caffe,
torni al pc e lo mandi avanti.
Che si colleghi, con chi?
E’ vero che sennò ti senti perso.
O almeno un po’ meno solo no? Chissà chi c’è?Se qualcuno mi ha scritto oppure no?
Non era mica cosi una volta.
Stavi solo e basta.
Aspettavi venisse su il caffè e invece adesso, guarda qua.Invece di andarti a lavar il viso e i denti, vengo qua
Logo-immuni mi sorsero davanti, invulnerabili alla verità(1)
Neanche te ne accorgi ma sei un’ostaggio
Speri che qualcuno ti legga,
ti ascolti, di sentirti meno solo
Che stavo cosi bene da solo una volta
Non che sia molto differente adesso che sto qua
Par a me che non sia solo ma è solo una cagata
Bisogna scrivere qualcosa e mi vien
in mente di ieri
Ho vista una cassetta sul ciglio strada,
un nastro di quelli che si ascoltavano
una volta, che mettevi su
Sembra un’era glaciale fa che
si ascoltava con quella roba
C’era questo nastro tutto fuori
e oscillava sul ciglio della strada
Sembrava una chioma bruna,
una capigliatura scossa dal vento
Dalle macchine che accanto le passavano
le accarezzavano i capelli
Pettinandola lentamente, come dita
delicate, vicino al fosso
Pareva una medusa muta che le onde
fluttuavano sospingendola
verso una riva, morta alga di nostalgia, sospiravi
Io ero in bici e mi ero fermato
davanti a guardarla
Muta spire essiccata di ogni voce, dov’è evaporato ogni suono?
E m’immagino una qualche nube che
ne tratterrà i suoni
Per preparare domani la sua pioggia
che cadendo suonerà
Una canzone su per i vetri della
camera dietro le tende sto in piedi io