giovedì 1 settembre 2011

Fate presto voi a dire, fate




Pensavo che fosse Agosto poi, mi son detto magari questa storia finisce. E' un periodo che non mi piace niente. Adesso siamo in Settembre. Mi spariscono le parole. Anche qua, su quel quadernetto, niente. Che cadano per terra? Avevo scritto delle cose, son sicuro. Ci sono ancora i segni lasciati dalla penna nella pagina sotto. Anche queste mettiamo che quando le leggete poi, nello stesso istante gia non le vedete piu, mettiamo. E allora che si fa? Fate presto a dire voi.. Ho i miei bei pensieri no? Su un quadernetto, una volta mi è successo che delle robe che scrivevo poi, restando la le parole andavano a mischiarsi con le altre indietro, una qua una la e cosi anche se le trovavi non riuscivi piu a metterle insieme nel loro ordine. Parole perse, ragionamenti, piccole storie, poesiole. E adesso che ve l'ho detto cambia qualcosa?

3 commenti:

teti900 ha detto...

ahhh erano fate, pensavo streghe!
muse musone, insomma, ribelli al conduttore di neuroni:)
e l'udito?
perchè potrebbero anche esser sirene:)
e la vista?
e gli altri sensi?
insomma perdere la parola scritta e parlata è una cosa, perdere i sensi del tutto è più grave.
mancanza di stimoli, o troppi vizi come si diceva una volta:)
comunque credo che sarai perdonato, hai una discreta considerazione, al più penseremo che sei in meditazione, tanto domani torni più in forma di prima.
dunque cambia niente, gli altri è difficile che possano agire sull'ispirazione.
buona serata!
ps. ma hai l'ora solare? oggi che piove?

simurgh ha detto...

Fate presto voi a dire, fate, quel fate alla fine è un rafforzativo di uso colloquiale, popolano e lamentoso. Non c'entrano fate e streghe, se era questo che intendevi. C'entrano semmai, fate e streghe per quel che apparentemente è solo una sparizione. I sensi poi sono solo mentali, attinenti al pensiero. Qua si poneva una questione filosofica, piuttosto. Una questione di quelle che amerei discutere al pub con una bella Tennent's doppio malto e cinque sei sigarette.
La questione era questa "..mettiamo che quando le leggete poi, nello stesso istante gia non le vedete piu", le parole, il dispendio, lo spreco, il discount, borsette di plastica piene col marchio I'ns, a buon mercato, tutti la con la loro bancherella, a vendere, a mostrare. Accade che c'è questo fenomeno sensoriale, la sparizione, un istante dopo non si vedono piu, sono la, come nel libretto, dove vuoi siano andate? Non si vedono, si gira pagina, si scrive dell'altro ed è di altro quello di cui si ha bisogno, fomentare, spingere sui mantici, alle fucine. Non è che ho le idee chiare al riguardo, neanch'io sai. Ne scriverò altre

teti900 ha detto...

toh! per esempio ieri son passata nel pomeriggio e queste parole mica le ho viste!
invece c'erano!
in confidenza ti dico che avevo capito (persino io, ebbene sì) cosa intendevi è che volevo sdrammatizzare:)
ti lascio un saluto sempre che non si perda:)