martedì 25 ottobre 2011

Murakami lascia stare i miei sogni (2)


Nel secondo sogno eravamo io e Leo, un mio amico, in una zona che conosco, non lontano dal Foster, in quel quartiere la. C'era il sole. Gli abiti della gente erano leggeri. Ci fermiamo a guardare una tipa che attraversa la strada. Una psichiatrica che ho visto una volta due. Penso di essere stato anche a casa sua a visitarla assieme ad un medico. Una che conosco di vista insomma. Non so niente di lei. E' corpulenta, sui 40, con i capelli in disordine e un abitino leggero, scuro, con dei fiori, uno stampato insomma. Questa qua si mette ad attraversar la strada sballonzolando, saltellando ma senza grazia, con stani movimenti. Si tira su anche il vestito, fin sopra la pancia. Aveva queste coscie grosse, poderose. Anche il culo. Non so se aveva le mutande. I suoi movimenti a volte belli,aggraziati, quasi da ballerina, altre sembrano quelli di un animale goffo. Io e Leo la guardiamo sorpresi e divertiti. Poi torna indietro, riattraversa la strada e torna davanti a quella bottega. C'è un vetrina. Penso un macellaio o un piccolo alimentari. In realta non c'è in quel posto ma ci sono botteghe simili. Non passano macchine ed è strano. E' una zona con il suo traffico. Noi siamo ai bordi della strada, dall'altra parte. Neanche gente ce n'è in giro. La tipa dicevo, torna indietro e si dirige verso la bottega. Piu rapida me sempre saltellando in quel modo strano. Davanti alla bottega c'è una signora. Ha un vestito leggero anche lei. Dev'essere stata l'inizio estate o comunque una piacevole giornata estiva. La tipa attraversa la strada, dicevo e va a piazzarsi dietro all'altra signora. Quella signora è ferma come se dovesse attraversar la strada. La tipa gli va dietro e comincia a far dei tiri buffi. Si piega in avanti. A me sembra che faccia la gallina ma poteva anche essere una gazza, che è della famiglia del corvo.. Solleva le braccia in alto, il polso piegato e la mano come a fare un becco.Prende a beccarla sulla schiena.La signora si spaventa, fa un movimento brusco e cade. Leo corre subito ad aiutarla. L'aiuta a tirarsi su.Io no. Resto dall'altra parte della strada. Ho pensato che si arrangiava benissimo da solo. Io guardavo la tipa stramba. Leo accompagna la signora dentro la bottega. Vedo dentro la bottega. C'è un banco, altra gente. La tipa stramba si allontana, sempre piegata in due, con le braccia sollevate continuando a fare la gallina. Finisce cosi.Strano no? E' la lettura di quel libro, son sicuro, a mettermi in testa queste scenografie. Anche nell'altro sogno, quello del branzino che devo ancora mettere fuori,stavo leggendo un racconto strano. A me piace poi ricordarmi i sogni. L'ho scritti subito sulle pagine del libro. Per questo mi ricordo bene. Poi c'è un'altra storia che volevo raccontare. Qualcosa di erotico e di reale.
Uno che ha questi sogni qua è a posto?

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