mercoledì 1 febbraio 2012

Amorevoli lame che pianti


knives from ,\\' on Vimeo.
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VIOLA AMARELLI


(prendi un coltello)

Prendi un coltello-bambina.
Attenta ai mostri. Ai lupi. Ad amici e parenti.
E sconosciuti. 
Prendi le forbici – gioia.
C’è il male e c’è la pazzia.
Attenta a non incontrarli, per ora, ora che è
troppo presta.
Diventa tu folle, affonda le lame,
dentro più dentro coi denti.
C’è la paura e c’è l’orrore. Umano.
Carezza le bestie.
Tua madre ti ama.

Preso da qua http://www.nazioneindiana.com/2012/01/22/violas-knives/#more-41417

Fulminante, come il gesto rapido del lancio

Spietato. Crudele pare ogni verità. Tua madre ti ama.
La lama ti sfiora. Non si vede sangue.
Non ti ho mica fatto niente? E' solo amore.
Come l'amore t'amato infine si mostra: Attenta!
Lame dentro le parole, negli sguardi, nei silenzi.
Lamette nel minestrone, schegge di vetro nel tiramisù
Ma che altro puoi fare? C'è un rischio da correre.
E volano coltelli. Poi tanto ti abitui, pian piano...vedrai.
Ogni amore si annuncia, nasconde lame lanciate
che ti schivano e si piantano, la carne freme, alle volte si eccita
Ti abitui al pericolo, purchè non finisca, l'amore molesto.
Purchè non ti si lasci al silenzio, all'indifferenza,
purchè non ti faccia sentire senza niente.
Il pericolo si annida fuori da ogni amore, dove sei solo.
E' la che temi stare, senza niente.
Dove nessuno lancia coltelli o, se sono, son altri, quelli cattivi.
Carezza le bestie.
Le bestie che ringhiano dentro ogni amore.

(simurgh)
quando diventa uomo loro
li lanciano veri,
quando loro diventano lei
 invece la lama si scioglie
e l'arma del delitto sparisce,
sono più "fini" le signore.


più son signore e più sono affilate
e mica intendo dire di taglia o tailleur.
(Ugo)




A Wislawa Szymborska





3 commenti:

Anonimo ha detto...

il post è bellissimo e il video fa più impressionante anche il testo.
le donne sono una brutta razza perchè fanno i figli (o le figlie che è anche peggio) e sono spesso solo capaci di insegnare a giostrare coltelli.
e devo ancora capire se lo imparano a fare meglio le figlie o i figli, forse ciascuno dei due lo fa al suo meglio (che è il peggio per gli altri) in modi diversi.
quando diventa uomo loro li lanciano veri, quando loro diventano lei invece la lama si scioglie e l'arma del delitto sparisce, sono più "fini" le signore.
più son signore e più sono affilate e mica intendo dire di taglia o tailleur.
buona serata, faccio un giro.
ps: hai visto? ne ha poi detto degli esemplari, e tu attento ai coltelli, alle galline e ai cormorani;)

Ugo

simurgh ha detto...

Ugo,
vorrei trovarlo sui you tube quel video la. Spesso ci sono in entrambi i posti. Di la, su libero Vimeo non me lo lasciano mettere. Con quella poesia fa pendant terribilmente. Belle le osservazioni che ne fai. Amplifichi il concetto.
L'affetto è un parassita che si nutre di sensi di colpa, un camaleonte inafferrabile che si nasconde, come un parassita nelle anse oscure della mente. Spesso si ama ciò che distrugge. In fondo è una delle versioni della passione, un mischiarsi di odio e amore. Odio che non è che stia al suo opposto. Al suo opposto si colloca l'indifferenza. Nel bene e nel male, cio che nasce modifica la tua vita e, non sempre, almeno inconsciamente si è, di ciò, cosi contenti.
L'ho ordinato quel libro. Non si trova facilmente. E' una vecchia edizione del 2004. Sto leggendo "lezioni di tenebre" di Patrizia Runfola.
Grazie del commento, sior Ugo

ladywriter65 ha detto...

Senza parole ora.

Mi ha colpito questo post.

Magari le troverò

o forse no.

Vediamo.

Un abbraccio. (Giuro non ho il coltello).