mercoledì 13 aprile 2011

Mariavergine, che sogno



" Ogni volta che mi ritrovo a letto da solo e de-Lenorizzato faccio un sogno orrendo, sempre lo stesso. Nel sogno ci sono io che cerco di stimolare la clitoride della Regina Vittoria con il manico di una spazzola di tartaruga. Le sue voluminose sottane vorticano attorno alla sua cintola e alla mia testa. Le sue enormi cosce lardose pesano sulle mie spalle, spalancate davanti alla mia faccia sudata. Si sente il cozzo di chilate di gioielli ogni volta che la Regina si sistema per offrirmisi meglio. Si sentono altresì miasmi. Lo smanioso respiro della Regina romba sopra di me, inginocchiato ai piedi del trono. Passano ore. Infine si ode la sua voce, dall'alto, un tuono di biasimo e delusione: "Non siamo eccitate". Una guardia mi strappa da terra e mi scaglia in un pozzo in fondo al quale ribolle uno stuolo di ratti. Mi sveglio con la bocca piena di peli. Chiedendo un supplemento di tempo. E quantomeno una spazzola col manico intagliato"

La scopa del sistema, di E. F. Wallace, Einaudi, pag 53

1 commento:

teti900 ha detto...

"non siamo eccitate" ridevo da sola stanotte, ultimamente agitate le mie notti di sogni irripetibili, anche perchè, non trovando sostanza reale a cui attaccarsi, si guardano bene dal lasciare una scia anche bavosa del loro passaggio e svaniscono, puf!