lunedì 20 giugno 2011

come mai?

C'è questa lunga griglia là fuori dove lavoro. Mi prendo il caffè alla macchinetta e poi esco a fumarmi una cicca. Poi quando l'ho finita la tiro, tenendola tra pollice e medio, la lancio lungo la griglia.
E' un rito, una specie di divinazione pagana. Se la cicca va dentro la griglia, vuol dire che la giornata va bene. Sulla griglia non si vede, vuol dire che è andata dentro e allora la giornata dovrebbe andar bene.
Quando sono a casa dal lavoro o non vado al mattino, non mi viene neanche in mente di farlo questo rito. Non so come mai.
Poi le giornate vanno come vanno lo stesso.
Questi sono aspetti segreti di una persona. Una persona adulta dovrebbe anche un po vergognarsi, non di fare queste cose ma di dirle in giro. Io come mai vengo qua a dirlo? Non ho di cose piu profonde da dire?
Una poesia da scrivere? Un amore da rimpiangere? Raccontare cosa ho fatto ieri, domenica? No?
Come mai?

5 commenti:

teti900 ha detto...

peccato! ci sarebbe stato bene parallelo, l'ho letto su libero e stavo entendo una canzone degli articolo31 che si intitola "la vita non è un film" ma siccome la canzone è improponibile qui (e altrove) se non per me che mi ricorda mio figlio quando aveva più o meno 16_18 anni, a me piace risentirla.
anche per via che dice appunto una cosa che dico sempre anche io.
se tutto quello che siamo e facciamo meritasse di esser girato e montato sai che palle!
ci sono scene venute male, ce ne sono che possono venir meglio, e ci sono quelle che proprio non si possono o non si dovevano neanche girare.
ok, detto questo ci si prova, quindi:
CIACK si gira!, e spariamo sempre che sia "buona alla prima"!
e se non lo è ZACK!
la musica la sceglie HYPNOS:))

ladywriter65 ha detto...

...se lui mi chiama entro 10 minuti è proprio l'uomo della mia vita...

(nessuno squillo di telefono per tutta la mattinata)

Vabbè sono tutte sciocchezze! Mica si può credere a stè cose!

simurgh ha detto...

LADYWRITE
che culo a trovarti qua. Avevi i maroni che giravano a mille perchè non riuscivo a mandarti un commento al post Il fucile da caccia. Neppure per posta. Devo avere ancora questa specie di popup bloccato, non so, son robe che devo chiedere a teti. Il commento era questo.

Naaaa, non ci posso credere. Giuro, l'ho letto anch'io in treno andando a firenze, ad ottobre, anche se era di mattina. Straordinaria questa coincidenza. Mi piace leggere in treno. C'è stato un tempo che ci andavo a fare dei giri apposta, per leggere durante il viaggio. Andavo spesso a Trieste. Mi piace il sottofondo di suoni e voci della seconda classe. Quel libro invece mi sfuggiva, ero distratto da quello che avveniva nel vagone. Una freccia argento mi pare. Ho dovuto rileggerlo poi. Mi piace collocarli in una scenografia i libri che leggo, ambientale o emotiva. Contestualizzarli insomma. A volte ci scrivo delle note, la data, le emozioni che ho dentro, o quello che mi succede attorno. Il fucile da caccia l'ho letto veramente, dunque in un cortiletto interno, un giardinetto di questo appartamento dove stavo, interno a dei palazzi del centro. Vabbè, c'entra poco, però mi veniva in mente questa cosa qua.
Del libro ho questa eco che risuona di ambivalenze, di duplicità delicate eppur terrificanti. Un'eterea sospensione, che per me è proprio il sigillo spirituale del climax giapponese. L'uomo poi, piu che stupida creatura, è "fiol de na troia" (con rispetto parlando e senza voler nulla attribuire ad una madre che con questo non c'entra, ed è un modo di dire popolano che rende l'idea) Un abile ingannatore e intrallazzatore nel tenere in piedi quel gioco amoroso. Cosi lo ricordo. In fondo parla della menzogna che alberga in ognuno. Dei segreti, di anche ti chi vive a fianco da una vita, di certo conserva e giustamente, dal mio punto di vista. Siamo sconosciuti pure a noi stessi. Dei dilemmi che l'amore comporta non è che poi ci fili molto dietro se non con un regolarsi di volta in volta. Al di la di principi e dell'etica amorosa è cosa troppo complicata per emettere sentenze. Amare o sentirsi amati, qual sia cosa migliore non potendo averle entrambe, non sò. Spesso è un fluttuare in questa percezione, che in fondo è estremamente individuale e, spesso interpretativa. Comunque bel libro, bello si. Mi vien voglia di rileggerlo.
Ciao ,grazie

simurgh ha detto...

Teti

cazzo dici? C'entra con la griglia. Adesso taglio da qua, poi torno

ladywriter65 ha detto...

Coincidenze.. la vita fa giri strani, capita che si incontrino persone durante il viaggio e non si lascino più in qualche modo.. Viaggio abbastanza spesso in treno, negli ultimi tempi non leggo.. mi interesso più agli umani che ho vicino in quel momento,sono curiosa delle persone..
Grazie per avermi aggiunto ai tuoi blog.
Ciao.