Non ce n'erano altri, pareva. Cosi ci si sente
a pelo d'un acqua torbida che latte sembrava
e opalino opacizza ogni pensiero
in cui stendersi e piano nuotare
Ogni suono ne pareva immerso, e sprofondava
come lenti gesti impediva ed era silenzio, t'amava
Volendo poi liquefarsi e in quello nuotare
torbidi amori sparuti volendo avanzare
Sapendo di una sponda, una riva, un'argine
in cui risalire e andarci con te a stare
Potremmo edificare un intero paese
fatto di gesti, di spasmi, di sguardi silenti
da carezze e di salti che colmino il cuore
Pareva fosse una e invece erano tanti
come le parti di te sconosciute e inanellanti
che vorrei infilarmi dentro un cerchio che chiuda
che nuoti piano fino a farmi annegare
Non accorgersi di niente e farsi allagare
e mischiarsi nelle acque che porti di te fino al mare
dove il piccolo fiume conduce a sfociare
fino a perdermi e in te affogare
3 commenti:
___ non ero io.
certi piccoli fiumi si lasciano semplicemente arrivare...
Non era nessuno dei due e neanch'io son stato, neanche c'ero, ero andato al fiume, un piccolo fiume che scorre dentro e mi pare impetuoso, scavalca, s'impone, la fa da padrone, la fa, la fa, che son note in bemolle
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