domenica 28 agosto 2011

Piccoli fiumi




Non ce n'erano altri, pareva. Cosi ci si sente
a pelo d'un acqua torbida che latte sembrava
e opalino opacizza ogni pensiero
in cui stendersi e piano nuotare
Ogni suono ne pareva immerso, e sprofondava
come lenti gesti impediva ed era silenzio, t'amava
Volendo poi liquefarsi e in quello nuotare
torbidi amori sparuti volendo avanzare
Sapendo di una sponda, una riva, un'argine
in cui risalire e andarci con te a stare
Potremmo edificare un intero paese
fatto di gesti, di spasmi, di sguardi silenti
da carezze e di salti che colmino il cuore
Pareva fosse una e invece erano tanti
come le parti di te sconosciute e inanellanti
che vorrei infilarmi dentro un cerchio che chiuda
che nuoti piano fino a farmi annegare
Non accorgersi di niente e farsi allagare
e mischiarsi nelle acque che porti di te fino al mare
dove il piccolo fiume conduce a sfociare
fino a perdermi e in te affogare


3 commenti:

teti900 ha detto...

___ non ero io.

amina narimi ha detto...

certi piccoli fiumi si lasciano semplicemente arrivare...

simurgh ha detto...

Non era nessuno dei due e neanch'io son stato, neanche c'ero, ero andato al fiume, un piccolo fiume che scorre dentro e mi pare impetuoso, scavalca, s'impone, la fa da padrone, la fa, la fa, che son note in bemolle