sabato 15 ottobre 2011

Davide, il mondo freme e tu stai fermo


Metto anche questo cartoncino di Davide allora
tanto..






Avere un corpo significa anche com-prenderne i limiti, accettarne la finitudine spaziale e temporale. La nozione di corpo implica l’assunzione di una “frontiera concreta” che le relazioni ordinarie non trasgrediscano. Ma chi lo dice? Questo si dice, si crede ma qua invece non c'è piu un confine tra un dentro e un fuori. Tutto si oltrepassa e spaventa. D’altra parte, assumere il corpo proprio e le sue possibilità di porsi in relazione col mondo richiede anche un certo grado di “permeabilità”, di disponibilità allo scambio, al “negozio”. E qui c'è, mi viene comunicato attraverso un'esperienza di sconfinamento, di un'oltre il confine, come espeirienza di una fine possibile, che però dilaga e allaga ma non annega, non ancora. Vivere il proprio corpo significa accettare i propri confini dicono, eppure l'esperienza sensoriale sconferma. Il proprio corpo si ribalta, si pone sotto-sopra e senti il mondo al rovescio pur riconoscendo lo spazio dell’altro hai terrore del tuo. L'ho detta?


Mi ha detto che lui le comincia dall'alto e
quando è arrivato sotto son finite.
Ha sempre questa misura.
Una parola sotto l'altra.
Mi ha fatto impressione.
Una certa rigorosità, disciplina.
Mentre qua io posso continuare sempre.




Non sò ma c'era quest'ombra per terra mentre parlavamo



3 commenti:

Paola ha detto...

...”e lascio che il mondo corra, si incespichi, per me ci vuole forza per restare almeno in equilibrio e tutta quella forza non ce l'ho, mi viene (tolta? O tutta? Non leggo bene!) deliberatamente. Va bene anche così, non ho da dare che quello che scrivo”.

Tipo particolare il tuo amico Davide.

...era l'ombra di un alieno. Si avvicina l'ora!

Notte. Paola


Ps. invitante lo sfondo birresco!

simurgh ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
simurgh ha detto...

PAOLA
cominciamo dal fondo
dalla birra che spillata diffondo
dalle bolle e dalla schiuma
da cio che si lascia nel fondo
di noi che non si lascia affondare
per non farci sfondare
che tanto li ci si trova ogni volta
a ricominciare dal fondo
e dalla forza per non incerspicare
in disparte dallo sfondo del mondo
a scrivere per dare dell'altro
altro ancora e dare parola
a tentare un'affondo
per non girare in tondo
su quel che abbiamo da dare
o da togliere
che a volte conviene
sottrarre invece di sommare
spesso non resta altro da fare
togliere invece di dare

Avevo tolto l'altro post per mettere questo