sabato 12 novembre 2011

Chissà cosa voleva dire?


Stamattina mi sono svegliato
Ero plumbeo dal di dentro
Il petto incrostato, una nuvola scura
rivestito di feltro
Mi sentivo un fotoreporter
ma di cronaca nera degli anni 30
Non so perchè. Ero torvo
di malavoglia, il vento, la pioggia
andar di controvoglia
Ho appeso la macchina al collo
sotto l'impermeabile verde marcio
Ho preso la borsa col flash
Mi son messo il cappello
Mi sono appeso la cicca sul labbro
le mani infilate in tasca
e sono uscito.
Riguardati. Stai attento.
Stai attento al cuore.
Chissà cosa voleva dire?

Certe poesie non si dovrebbero neanche scrivere?
Non hai niente da fare?

E' che sono a difesa del tunnel
Per strada ho visto un bambino sorridere con severa applicazione.
Era assieme a due compagni, andavano a scuola, attraversavano la strada
Mi sono fermato. Ha fatto un cenno con la testa agli altri due.
Era lui il capo. In quel sorriso c'era indulgenza.
Ho pensato che era un bambino che cominciava a metter su il suo esercito.
Ho preso su la macchina dal sedile e ho accelerato.
Li ho presi in pieno mentre scattavo.
Una foto da cronaca nera.

Le parole hanno dei colori
Queste hanno questo colore qua
Che è quello che ho trovato
ma sarebbe piu scuro e marcio
Un impermeabile militare,
Avevo uno sfregolio di cristalli in grembo
Stavo fermo. Li guardavo luccicare

Per una chirurgia antiestetica
bisognerebbe rifarsi il senno.
Si puo? Chiedo, si puo?


Delle volte, mentre faccio la strada per andare al lavoro, se non scrivo pensieri d'amore mi vien da pensare a storie cosi.

4 commenti:

teti900 ha detto...

simurgh interrogativo:)
conto sei punti interrogativi e che manca il soggetto, il chi è che non si sa cosa voleva dire.
è importante saperlo, glielo si potrebbe chiedere.
ma in fin dei conti era un gesto di attenzione, voleva solo dire che tiene alla tua salute.

le altre domande son curiosità, che vuoi farci?
ognuno vuol sapere, anche questa è una manifestazione affettuosa e di interesse.

che poi non sono tanto diverse i pensieri d'amore e quelli altri che fai andando la lavoro, il finale è lo stesso, un morto per strada.

a parte il fatto che a ben guardare se io fossi te e mi rimproverassero li farei fuori subito.

ma ti pare?

chi è che decide cosa sì e cosa no?
si prende il pacchetto completo o si fa a meno.
ho riconosciuto il ritratto, Freud, giusto?

e oggi com'è il colore che hai sopra la testa e useresti per le parole?

mi vien da dire morbido, ho letto di là, ma non ricordo dove prima di oggi ne hai parlato.
non mi galleggia niente nella testa, dovrò dormirci sopra una notte prima.

oggi pasta al pesto:) vado a mangiare. buona giornata!

teti900 ha detto...

azz, mentre scrivevo ne hai messo un'altro, altro giro altro regalo, partito morbido, adesso direi che il colore si sia acceso di intermittenze allarmanti da 118!
bene, bene, mi diverto sempre un casino quando parti per le tangenti sparando come un cow boy guercio, do cojo, cojo (rido a crepapelle).
oh, ma con stima eh?

simurgh ha detto...

TETI
Ho sempre un sacco di domande da mollare qua e la. Rende umani dicono, piu delle risposte che uno sa.
Manca il soggetto si? Sarò io che me le faccio e me le dico. Non so come mi è venuto quel riguardati mentre stavo scendo o stai attento al cuore. Ti vengono li per li. Immagino che uno uscendo gli piace sentirsele dire anche se poi borbotta e mugugna.
Ogni tanto, quando esco e faccio la strada, immagino di essere qualcuno, altra vita ed identità. Volevo dire questo. E poi mi affascinava il fotografo di nera anni 30. Doveva finire cosi, quando sono uscito di casa. Poi, scrivendo sul cellulare il pensiero mi è venuto il resto. E' stato perche davvero ho visto un bambino con quello sguardo la mentre stava per attraversare la strada, con quel sorriso che mostrava una severa applicazione. Poi mi è venuto del prenderli sotto. Per dare una svolta clinica. Prenderli in pieno. E poi lo sgomento, i vetri sull'impermeabile e cosi via.
Hai ragione. Una mi diceva che preferiva i pensieri d'amore ma è lo stesso. C'è dell'amorevolezza anche per me, hai ragione. Lo si sente dal tono, dal clima che generano le parole no?
No, non è Freud quello la. Ci assomiglia si però. Assomiglia anche a Sutherland (si scrive cosi?) per me. Dev'essere la foto di un omicida anni 30. Non so chi sia. Mi piaceva.
Lo metto anche di qua quell'altro delle macchinette.
Grazie teti

simurgh ha detto...

TETI
mi ero impappinato con murakami e la profezia. Dovevo trovare una via di uscita. Tu mi hai dato un sacco di suggerimenti. Vedrò che fare. Mi pareva che mmi veniva fuori uno di quei phamplet da pubblicare sull manifesto. Una sega insomma.