mercoledì 14 dicembre 2011

Il branzino e Gianni Celati: La donna nella vasca. Un te nel deserto.

Scritto il 13 Ottobre

La donna branzino prende un te nella vasca con gianni celati

Sono stato nel deserto stanotte a prendere un tè con i miei fantasmi. Un subbuglio emotivo; pensieri e sospetti. Poi, stamattina un sogno. Ero tornato a letto e messo a leggere un racconto. Il racconto era quello che si vede il titolo nel post di Gianni Celati e la kenzia : " Novella dei due studenti". Un racconto metafisico, spiazzante. Me lo dico tante volte che è meglio leggere un giornalino o, al limite qualcosa di spassoso quando ci si mette a dormire. Invece quella storia deve avermi messo in contatto con il mio sotterraneo conturbante. Poi mi addormento di quel sonno leggero che riprendi alle sette. "...sentiva dentro di sè una specie di gorgoglio che lo rendeva sempre incerto. Quel gorgoglio doveva essere la sua anima incerta e tremolante, come ha scritto nel diario: "Forse l'anima è qualcosa come l'acqua, che arriva ad una strettoia fa dei mulinelli, e poi se trova un buco gorgoglia. Forse i pensieri fanno la stessa cosa quando cadono nel buco dell'anima, cioè precipitano, non si riesce piu a trattenerli, e dopo viene su il gorgoglio." (pag. 98)


Music by Hector Zazou feat. Cale/Sylvian, 'First Evening (Sahara Blue)'.


Il sogno
Ecco poi ho preso sonno. Non sprofondavo ma nuotavo a pelo. Ho sognato che ero in questo posto, sopra una roccia, bel alto sopra un fiume. oppure era un'argine..no, una roccia e pescavo. C'era un sole forte. Era ancora estate. Vedevo l'acqua trasparente dall'alto, il fondale basso, limpido, i sassi sul fondo. Ci sono dei pesci che vedo guizzare, lenti o, all'improvviso repentini scattano, si intrecciano e poi uno abbocca, lo sento tirare. Lascio scorrere la lenza e lui si allontana, poi lo attiro verso la roccia. La solita lotta tra pescatore e la preda. Infine lo tiro su. Gli altri pesci non si son mossi e guizzano ancora nel posto, indifferenti alla lotta che uno di loro sta compiendo. Lo tiro su temendo si rompa il filo. Son grossi. Quando è su salta e si dimena sulla roccia. Apre la bocca, inaspettatamente larga, quasi una bocca umana con labbra protese. Da quelle labbra spalancate esce acqua a getti come quelli di un irrigatore da giardino, alti, potenti, a spruzzi. Ad un certo punto da quella bocca escono dei suoni, dei gorgoglii, come un lamento, gutturale, soffocato. Beh, ero un po sgomento. Volevo levargli l'amo dalla bocca, prenderlo in mano, spaccargli la testa, però avevo timore. Aveva qualcosa di umano. Poi il sogno continua, chiamo un'amico che vien la, lo guarda come fosse tutto normale e mi dice che è un branzino. Come un branzino? nel fiume? poi delle cose senza importanza.


C'è tutta una traccia, una pista che convoca a sè l'acqua. Prima di andare a letto, un filmato che scorre. Una donna me l'ha inviato La vasca da bagno, l'acqua che scivola dentro la schiuma Una donna in piedi nella vasca. Indossa un corto vestito leggero, bianco che immergendosi poi, diverrà trasparente, aderendo alla pelle, il seno prorompente, i capezzoli turgidie tutto il resto, i fianchi stretti che scivolano su gambe scultoree, adunche, perfette e il solco che le divide. La si accarezza con la mano, fuggevolmente. La donna parla sottovoce la schiuma dei giorni nelle intemperie tiepide che le sfuggono di bocca. Tutto in quel che scorre confluisce.

Il pescare, nei sogni dicono attenga all'analisi di sè e di cio quel sè lo circonda, alla ricerca di chiarezza. Tendere un filo, lanciarlo, lasciarlo scendere verso il fondo alla ricerca di catturare qualcosa che sfugge e che è sommersa. Un significato introspettivo fondamentalmente che cerca di catturare qualcosa che sfugge alla comprensione, e questo porta a discriminare e scegliere. Dicono sia un simbolo che compare nei momenti di cambiamento, di trasformazione.
" ..forse l'anima è fatta di tanti pezzi tenuti assieme da un intonaco, e se l'intonaco crolla, tutti i pezzi non stanno piu assieme. Allora si vorrebbe che gli altri raccogliessero i nostri pezzi per tenerli come reliquie" (pag. 90)
Mi sentivo un pò cosi quella mattina, e poi cosi tutto il giorno. Con pensieri che cadono nel buco dell'anima. Con queste sensazioni di spaesamento dove un racconto e un sogno, una donna dentro una vasca da bagno vestita mi rendevano inerme. In questa "Novella dei due studenti" ad un certo punto trovano il professore, il grande maestro che è invidiato e bramato da tutti ed a un certo punto dice a loro che "..lui è troppo consapevole che gli stati delle cose intorno a noi sono innumerevoli, incalcolabili, infinitamente confusi, e che ogni scelta dipende dal caso o dalle abitudini create per suscitare determinate reazioni. Personalmente dice, vorrebbe esistesse una matrice pitagorica del mondo, che sottragga ogni stato delle cose all'effimera confusione dei sensi, che avrebbe desiderato un modello preciso e inoppugnabile, come le traiettorie dei corpi celesti, ma si era accorto della limitatezza di tutti i modelli.." e cosi via

Il sogno si aggrega a quella dimensione che si divincola e scivola via dal reale, l'irreale lo contamina e s'infiltra, rendendo tutto improbabile. La donna branzino sulla vasca si dimena, s'immerge e riaffiora, si spoglia e le restano le squame, argentee, vivide, luccicanti. Lei è un guizzo che risale. Quell'acqua della vasca tracima e m'inonda, riempie ogni cavità ormai e la donna branzino conosce l'acqua, li mi attira e mi imprigiona ed è esser suo che voglio.


The Durutti Column - Silence

La donna branzino sussurra queste parole

Acqua buia attacca quel cielo,sotto assedio agate e perle
Nessuna linea di respiro solca le mani
Un tumulto tra i seni di bianche perline
sobbalza,strattona la pelle fuori dal guscio
Nuda ,non sa cucinare
Di lino ebraico le rose ornavano la veste bianca
Miriade di filamenti scoprono la vocazione,quel filo di seta immergono
L'acqua si chiude,non è mai stata pura cosi - cosi pura-
La senti respirare eccitata
Eccitabile
Sotto la schiuma dei giorni che sfiorano
Lenti
Lievi
Audaci divorano
Si allarga si assottiglia la luce
viene,và Lamentosa
Respiro a respiro palmo a palmo conosce la diga fino a versarsi
Sa dove il fiume va in piena,insondabile azzurro
Si tira in su nell'aria ,scintilla la pelle branzina spumeggia si sfila

2 commenti:

ladywriter65 ha detto...

Com'era il tuo stato d'animo al risveglio?

Ciao Simurgh

teti900 ha detto...

avanti e indietro nel tempo come l'onda, ultimamente.
poi ti dirò meglio del concetto di "bibbia" ovvero i rimandi che sempre usi per farcire e insistere sul contenuto e che sebbene precisi e pertinenti trovo inutili perchè ti spieghi benissimo con le tue parole.
ma torno nel mio stile di commento a sproposito per dire che ho chiamato l'idraulico e ha detto che per le scaglie del branzino finiti negli scarichi c'è poco da fare, bisogna buttare all'aria la vasca.
poi ho trovato un bravo analista (il che è stata un'impresa giacchè sei noto nel ramo) che dice che te la paga lui la seduta perchè dei clienti che fanno sogni così li ha sempre sognati e non vede l'ora di conoscerti!
anche Freud pare che abbia chiesto la riesumazione.
che sogno, che sballo, che stile, che tonfo!
ora resta solo da verificare se il prossimo sia quello che penso, vedremo.
buona giornata e applausi fino a stasera!