" L'abbracciò stretta, baciandola senza sapere di che o perchè doveva calmarla, le mormorò parole di conforto, la stese sotto di sè, sopra di sè, la possedette dolcemente e quasi senza desiderio dal profondo di una lunga fatica, la penetrò e la montò sentendola contrarsi e cedere e aprirsi e cosi si così, si, cosi, ecco si...."e cosi via" . Mi ha sempre incuriosito e, spesso, in situazioni analoghe mi immagino i pensieri nelle teste degli altri. Non so se gli altri fanno lo

Cortazar devi leggerlo o sei morto
Scava tane, cunicoli diventa bestione
di sogni che entrano in altri sogni
cominciando con uno per non finirli mai piu
come qualcosa che è li, ma dove? ma chi?
e non capisci piu niente se mai qualcosa
c'è da capire e se credi di averla capita
qualcosa nella vita ma cosa? ma chi?
che se c'è qualcosa da capire comincia da qui
comincia col trovarti in un avamposto
a sentire il fiato dietro la nuca
le dita intrcciarsi ad altre mani sconosciute
ad avere cavalli che di notte ti entrano in casa
a capire che niente è vero se non è un riflesso
un nulla costruito attorno ad un gioco che salta
gli innumerevoli riflessi di un ottaedro di cristallo
una voce fatata che ti ribalta dentro un gioco
dove niente è innocente men che meno la mente
che se la incontri non puo che essere un incontro fatale
dove dietro le apparenze niente è piu banale
e sotto quel velo che chiamiamo del reale
si nasconde l'imprevisto che insomma
mi sa che è meglio non portarselo in borsa
se devi andare per sale d'aspetto, in tram o in treno
Scava tane, cunicoli diventa bestione
di sogni che entrano in altri sogni
cominciando con uno per non finirli mai piu
come qualcosa che è li, ma dove? ma chi?
e non capisci piu niente se mai qualcosa
c'è da capire e se credi di averla capita
qualcosa nella vita ma cosa? ma chi?
che se c'è qualcosa da capire comincia da qui
comincia col trovarti in un avamposto
a sentire il fiato dietro la nuca
le dita intrcciarsi ad altre mani sconosciute
ad avere cavalli che di notte ti entrano in casa
a capire che niente è vero se non è un riflesso
un nulla costruito attorno ad un gioco che salta
gli innumerevoli riflessi di un ottaedro di cristallo
una voce fatata che ti ribalta dentro un gioco
dove niente è innocente men che meno la mente
che se la incontri non puo che essere un incontro fatale
dove dietro le apparenze niente è piu banale
e sotto quel velo che chiamiamo del reale
si nasconde l'imprevisto che insomma
mi sa che è meglio non portarselo in borsa
se devi andare per sale d'aspetto, in tram o in treno
"Impossibile fare qualcosa, solo guardarla per l’ultima volta all’incrocio dei due ingressi, vederla allontanarsi, scendere la scala. La regola del gioco era questa, un sorriso nel vetro del finestrino e il diritto di seguire una donna e sperare disperatamente che la sua linea coincidesse con quella che avevo deciso io prima di ogni viaggio; e allora - sempre, finora -, vederla prendere una diversa direzione e non poterla seguire, obbligato a tornare al mondo di sopra e entrare in un caffè e continuare a vivere finché poco a poco, ore o giorni o settimane, la sete reclamando di nuovo la possibilità che tutto coincidesse finalmente, donna e vetro di finestrino, sorriso accettato o rifiutato, coincidenze di treni e allora finalmente sì, allora il diritto di avvicinarmi e di pronunciare la prima parola, spessa di tempo ristagnante, di interminabile vagare nel fondo del pozzo fra i ragni del crampo. "(pag. 38 da "Manoscritto trovato in tasca")
1 commento:
alla buon ora eh! ^__^
allora, mentre eri via è passato il wedding planner che ha lasciato detto di fargli sapere se ti va bene vedervi in settimana per il nuovo look del blog.
il post lo leggo domani, adesso sto ammazzando il coniglio che se arriva il drago, tira il collo pure a me!
bacio le mani
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