domenica 6 novembre 2011

Genova

Però di pesci non se ne son visti sulle strade, poi.
Come mai?



Guardala, arriva. Nessuno sapeva
Come nero si stende. Notte buia ti prende.
Nel grembo si chiede come mai si tace
lei scende e tutto si prende, guardala arriva
Nu l'è l'aegua ch'à fà baggià, nu è l'aegua
Nera è la malasorte che ammazza e passa oltre
Nel fango si resta, non ci si fascia la testa
Esonda puttanassaevatroia. Chi cazzo l'ha detto?
Tracima nei bollettini dei politici e degli assassini.
l'acqua che sbanda, che sbatte, che soffoca infine
e il tumulto del cielo non sbaglia momento
Lui ha sempre ragione, dal cielo castiga
Non lo dice il prete che passa a benedire
Non lo dice alla madre e neppure alla bambina
dice andranno in paradiso incrostate di fango
Metterò una corona infangata sopra ogni A
Alluvione si chiama? E' quello il suo nome?
Amiala cum'à l'aria amia cum'à l'è cum'à l'è
cantava Farizio De Andrè E' cosi che si chiama. Guardala!
Non si fa neanche in tempo ad avere paura.
Non fai in tempo a dire niente, il tempo di una preghiera
Guardala, arriva. Ed è gia li a metter sotto ogni cosa
Come un ladro che ruba e, scoperto uccide
Non ti resta che prenderti per mano a battaglia finita
E' l'acqua senza colpa. Non ci stava piu dentro.
Lei castiga, passa e uccide, innocente poi fugge.
Dolce e nera di fango riempi le bocche


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