Santa sangre
"Sincronie di errori non prevedibili"
Li ho visti un paio di anni fa a Venezia. Forse anche tre o quasi quattro adesso. Guardavo questa danza da teatro (?) ma pensavo alla prevedibilità o meno degli errori. Mica che me lo facessoro capire loro con quella specie di gesti e danze, macchè. Voci corpi e suoni agli arresti domiciliari, quella sorta di tensione data dalla costrizione, dal frustrante. Uno guarda questi gesti e capisce che sono errori, indisciplinata scoordinanza. Lo fanno apposta, devono trasmettere un'idea. Avevo lo stomaco che brontolava, ricordo bene questa cosa, avevo fame. Stavo la a smenarmela nel farmi digrignare in testa questo concetto, incipit o assunto delle sincronie di errori non prevedibili. Lo facevo per poi far bella figura con la tipa che era con me, che facevo dei ragionamenti interessanti e gia questo secondo me è un errore che si sincronizza poi con altri per analogia e conseguenza naturale. Gli errori, non è che uno vuole farli, anche se spesso gia prima ne ha il presagio. Se c'è qualcosa che si puo considerare prevista è che l'errore verrà a palesarsi e sicuramente deriderci, che non c'è niente di peggio. Personalmente sono affezionato ai miei errori, non mi pare d'esser altro. Forse attraverso quelli ho sviluppato quel che sono. Sempre pronto a rifarne. Ho un rapporto affettivo con loro. Inevitabilmente si è legati per quanto li si voglia negare. In fondo l'imprevedibile è la parte seducente della vita. Che lo siano gli errori e anche gli amori. Questa è una frase che dovevo dire a quella là. L'errore è un vecchio ordine delle cose che tenti di scardinare. E in uno scarto si annida l'errore che la previsione non ha anticipato ne previsto. Certo che a guardar questo spettacolo si capiva che uno da piccolo aveva avuto delle esperienze insane e piu tardi letture conturbanti e schifose.
non c'è narrazione, ma solo accadimento,
E' anche vero che a volte ci si accorga della sfacciataggine di certi errori cosi almeno ci si evidenziano le verita troppo modeste che ci stanno sotto.
Cosa sarà mai questo errore? Questo giusto e sbagliato? Ma chi l'ha detto? Come si è arrivati alla determinazione di questo concetto? Si parte da un assunto, e va bene. L'assunto che sia cattivo, non buono l'errore. Anche se dicono che sbagliando si impara. Un esercizio di conoscenza.
Metti che con quella tipa la di quella volta che eravamo a vedere questo spettacolo, con la quale poi cercavo di fare dei ragionamenti sopra lo spettacolo per far la mia bella figura,metti che poi con questa bella figura che cercavo di fare lei fosse contenta di mettersi insieme con me e che venisse fuori una storia. Metti che questa storia ha funzionato per un po e poi, come tante, è andata a finire male, metti, e che poi io di male ci son stato da cani ma da cani, allora questo poi venga considerato un errore, che non ci dovevamo mettere assieme e che questo fosse un elemento imprevedibile allora, all'inizio quando volevo far bella figura e l'ho portata a vedere quelo spettacolo e avevo anche lo stomaco che mi brontolava, le sincronie di errori non prevedibili era una sorta di premonizione, come se nascessimo in quella storia sotto quel segno e che tutte le domande sull'esistenza, sulla relazione, sulle presunte verità e sui mascheramenti, sull'amore perverso verso l'aguzzino che alberga fuori e dentro di noi me le fossi poste senza margine di errore, e che quello fosse solo un'inciampare che andava a sovvertire tutto un ordine precostituito che avevo prima e che questo andava a scompaginarlo perche quella la mi piaceva ed io ero solo e volevo mettermi assieme, perchè lei mi guardava ammirata mentre io le esponevo i miei ragionamenti e via discorrendo e che tutto questo va a scardinare tutta la serie di piani ordinati sui quali abbiamo costruito in maniera rassicurante le nostre caverne accoglienti e sempre più sofisticate e tecnologiche, messe in rete e tutto.
"Sincronie di errori non prevedibili". Allora, ragionando con lei dopo, quando eravamo andati in un bacaro a bere due ombre tre e mangiare dei cicchetti, io ho capito delo scarto, del margine che l'errore concede e della sua prevedibilità, che se non fai delle cose delle altre non accadono e le sincronie vengono a saltare, e che quello spettacolo mi insegnava questo e tutto il resto che non doveva accadere. Allora gliel'ho detto: Guarda che io e te non possiamo metterci assieme sai. L'hai capito?, gli ho detto. E lei:" E perchè?".
Ecco, non son facili da spiegare le cose, secondo me.